Reportage: Sezione Ticino
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Una ventina di auto d’epoca e una cinquantina di partecipanti hanno partecipato dal 4 al 5 settembre 2021 all’uscita organizzata da SMVC-TICINO che aveva come meta la Bregaglia, patria di grandi artisti come Alberto Giacometti e Giovanni Segantini, ma non solo.
Il giro è partito con il caffè di rito a Castione e, una volta imboccata l’A13, si è cominciato a respirare profumo di Grigioni. Dopo una breve sosta presso l’Hotel Bodenhaus di Splügen, dove si sono congiunti i soci SMVC d’Oltralpe, la carovana ha potuto varcare il Passo dello Spluga in tutta tranquillità – complice anche una bellissima giornata –arrivando presso la Locanda Cardellino a Isola, su territorio italiano. Qui i partecipanti hanno potuto degustare varie specialità locali, compresi i buonissimi ma poco conosciuti pizzoccheri valchiavennaschi.
In seguito il gruppo si è diretto verso Chiavenna per poi tornare in confine svizzero: ad attendere il gruppo c’era Patrizia Guggeneheim, co-presidente di Pro Bondo che ha guidato il gruppo alla visita del paesino travolto dall’alluvione nel 2017 e ha poi mostrato l’atelier del celebre pittore Varlin. La serata si è poi conclusa con una ottima cena presso l’Albergo Corona.
La domenica non è stata da meno, né sul fronte artistico né su quello culinario: al mattino i partecipanti potevano visitare o il Museo Ciäsa Granda di Stampa con quadri della famiglia Giacometti e una bella mostra sul dantista Giovanni Andrea Scartazzini o il magico mondo del Palazzo Castelmur, che per l’occasione ospitava la mostra Fremd-das Fremde di Miriam Cahn, altro nome importante nel mondo dell’arte. Per non farsi mancare niente il weekend è finito a tavola, presso il Crotto Belvedere a Piuro, che non ha lasciato i nostri con l’acquolina in bocca!
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SMVC TI
Domenica 18 luglio 2021
Una fitta nebbia e temperature decisamente poco estive hanno accolto i partecipanti sul Passo del San Gottardo.
La voglia di percorrere le strade tortuose dei passi di montagna a bordo delle nostre veterane non ha però spento il nostro entusiasmo e lasciandoci alle spalle il grigiore ci siamo avviati alla volta di Wassen per una
pausa caffè.
E’ qui che avremmo dovuto incontrarci con le Lady Drivers provenienti dal Nord delle Alpi, che purtroppo hanno rinunciato alla gita, a causa del maltempo dei giorni scorsi.
Finalmente il sole ha fatto capolino e in cima al passo del Susten a 2224 m di altitudine abbiamo potuto godere dei suoi raggi e scattare qualche foto ricordo.
Poi via di nuovo tra curve e controcurve verso la nostra meta per la pausa pranzo al ristorante Grimsel Passhöhe dove la nebbia e il freddo ci hanno di nuovo raggiunti.
Dopo esserci rifocillati, abbiamo proseguito il viaggio verso il quarto ed ultimo passo della giornata, la Novena per poi rientrare in Ticino.
In totale abbiamo percorso circa 300 km con diversi dislivelli, mettendo alla prova i motori non proprio giovanissimi delle nostre vetture che si sono comportate egregiamente.
ticino@smvc.ch
Salvo avviso contrario le immagini dell’evento potranno essere utilizzate a scopo promozionale dall’associazione
L’organizzatore non assume responsabilità per danni a persone o cose.
Il cemento: legante degli interessi associativi
Finalmente la prima uscita 2021 ha avuto luogo il 20 giugno nel bellissimo contesto delle
Gole della Breggia, precisamente nella ex fabbrica di Cemento Saceba, le cui strutture
sono state ripulite e messe in sicurezza alcuni anni orsono dalla proprietaria Holcim AG, che ha poi ceduto il museo al Cantone. Un bell’esempio di archeologia industriale ticinese.
Dopo un percorso stradale di ca. 1 ora sulle rive del Ceresio, i partecipanti hanno potuto visitare le gallerie di estrazione del biancone – la materia prima minerale – e le strutture annesse, tra cui la torre dei forni in cui si è tenuto il pranzo etnico e l’assemblea ordinaria. Un’atmosfera di allegria e unità tra i membri e gli accompagnatori, alcuni dei quali hanno scelto di aderire all’associazione, ha caratterizzato la giornata contrassegnata da un sole a tratti velato. Giornata finita appena in tempo, prima di un violento temporale che verso le 17.00 si è abbattuto sulla regione.
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914-6 GT – 1970 …“icona fin dalla nascita“…
GIANFRANCO CHRISTEN classe 1944, attento e competente socio SMVC Ticino dal 2010, maestro meccanico in pensione,
già capo della commissione d’esami e tuttora membro della Commissione federale per meccanici diagnostici, è un vero
intenditore: negli anni ’60 fu impiegato nella fabbrica Porsche a Stoccarda dapprima nel reparto riparazioni poi nel
reparto corse per la clientela. La sua vettura è un modello speciale da lui modificato e omologato con componenti
originali della Casa, che aveva prodotto questa serie in pochissimi esemplari per le competizioni.
„Già in età scolastica ero sempre alla ricerca di documentazione, modellini e tutto ciò che
riguardava la Casa di Stoccarda, della quale seguivo trepidante l’evoluzione. Nel 1970 realizzai il
mio sogno con l’acquisto di una VW-Porsche 1.7 da 80 CV: a quel tempo una vera novità. Ma
l’idea fissa era di possedere una vettura interamente Porsche, ed ero impaziente per l’uscita sul
mercato del modello 6 cilindri (frazionamento allora poco diffuso); dopo pazienti ricerche per
conto di un amico, trovai a Berna la vettura con ca. 16’000 km. Scoprii poi che la vettura era stata
importata nel 1970 in versione di serie (110 CV) ed esposta al Salone di Ginevra presso lo stand
Porsche.
Conoscendo l’amico sapevo bene che avrebbe rinunciato molto presto, per cui stabilimmo un patto: il mio aiuto nella
ricerca e nei consigli in cambio della cessione al sottoscritto al momento della separazione. E così fu: nel giugno 1972
acquistai la vettura con 19’000 km, e nel ’73 la trasformai nel modello GT con pezzi originali e omologazione di fabbrica.“
L’OBLIO. „Dopo un decennio di soddisfazioni, nel 1984 al rientro da una gara a Le Castellet con il Porsche Club Ticino (di
cui sono membro fondatore) inspiegabilmente misi l’auto su 4 cavalletti e lì rimase 20 anni, fino al 2004 quando mia
moglie e mia figlia mi convinsero a rimetterla in funzione. Ed è così che decisi – dopo 34 anni dalla prima entrata in
circolazione – di restaurarla completamente.“ Nei 4 anni successivi la vettura fu smontata in ogni minimo dettaglio:
carrozzeria, motore, cambio, sospensioni, sterzo, freni ecc. furono revisionati sotto la guida del maestro meccanico di
casa Porsche. La macchina doveva diventare come piace a lui, cioè perfetta. Naturalmente omologata FIVA. Da allora
Gianfranco viaggia regolarmente con la sua 914-6 GT per uscite con amici e di Club. A fine stagione pulizia totale, telaio e
motore, serbatoio pieno, finestrini leggermente aperti e aumento della pressione pneumatici: con un avviamento mensile
la macchina è pronta per la primavera successiva.
Storia & Tecnica
La carrozzeria Targa bassa e anticonvenzionale è quella della Volkswagen-Porsche ideata a metà degli anni ’60 per
sostituire l’altrettanto originale VW Karmann Ghia, già declinata nelle versioni 14 (sigla Typ1 Maggiolino, variante 4) e 34;
dal canto suo Porsche era interessata a sostituire la 912 con un modello relativamente economico. La sigla 914 si
potrebbe così interpretare come acronimo della 912 variante 4. Le due Case si accordarono per costruire una vettura che
potesse accogliere sia una meccanica VW che una Porsche; quest’ultima si incaricò di progettare telaio e sospensioni,
mentre la carrozzeria fu disegnata e poi assemblata da Karmann. Il posizionamento di mercato non proprio univoco
indusse il pubblico a qualche ironia, da cui il soprannome „Volks-Porsche“ (Porsche popolare); malgrado ciò la produzione
totale del modello in tutte le versioni e motorizzazioni superò le 118’000 unità, di cui oltre 70% esportati negli Stati Uniti. Su
alcuni esemplari furono montati motori più potenti – addirittura un 8 cilindri boxer – poi abbandonati per non entrare in
concorrenza con la 911. Il modello di questa pagina dispone del motore centrale 1991 cm3 6 cilindri boxer da 160 CV
potenziato grazie a componenti della 911S, cambio a 5 marce, carreggiata e carrozzeria allargate, freni a disco ventilati,
stabilizzatore posteriore, roll-bar interno e cerchi Fuchs con pneumatici Pirelli CN36, quelli posteriori maggiorati.
GIANFRANCO CHRISTEN classe 1944, attento e competente socio SMVC Ticino dal 2010, maestro meccanico in pensione,
già capo della commissione d’esami e tuttora membro della Commissione federale per meccanici diagnostici, è un vero
intenditore: negli anni ’60 fu impiegato nella fabbrica Porsche a Stoccarda dapprima nel reparto riparazioni poi nel
reparto corse per la clientela. La sua vettura è un modello speciale da lui modificato e omologato con componenti
originali della Casa, che aveva prodotto questa serie in pochissimi esemplari per le competizioni.
914-6 GT – 1970 …“icona fin dalla nascita“…
Conoscendo l’amico sapevo bene che avrebbe rinunciato molto presto, per cui stabilimmo un patto: il mio aiuto nella
ricerca e nei consigli in cambio della cessione al sottoscritto al momento della separazione. E così fu: nel giugno 1972
acquistai la vettura con 19’000 km, e nel ’73 la trasformai nel modello GT con pezzi originali e omologazione di fabbrica.“
NEL CLUB. „E‘ piacevole trovare persone con cui condividere la passione e viaggiare con vetture d’altri tempi. Oltre SMVC
sono membro del Club 914 Schweiz, con il quale partecipo a raduni internazionali, con molte vetture provenienti da Paesi
lontani (annualmente ca. 110 – 160 vetture) in qualche caso addirittura dal Giappone.“
© SMVC 2021 Marco Bernasconi