Neuigkeiten: Ticino

01.2021 – SMVC TI, Porsche 914-6 GT

914-6 GT – 1970 …“icona fin dalla nascita“…

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GIANFRANCO CHRISTEN classe 1944, attento e competente socio SMVC Ticino dal 2010, maestro meccanico in pensione,
già capo della commissione d’esami e tuttora membro della Commissione federale per meccanici diagnostici, è un vero
intenditore: negli anni ’60 fu impiegato nella fabbrica Porsche a Stoccarda dapprima nel reparto riparazioni poi nel
reparto corse per la clientela. La sua vettura è un modello speciale da lui modificato e omologato con componenti
originali della Casa, che aveva prodotto questa serie in pochissimi esemplari per le competizioni.

„Già in età scolastica ero sempre alla ricerca di documentazione, modellini e tutto ciò che
riguardava la Casa di Stoccarda, della quale seguivo trepidante l’evoluzione. Nel 1970 realizzai il
mio sogno con l’acquisto di una VW-Porsche 1.7 da 80 CV: a quel tempo una vera novità. Ma
l’idea fissa era di possedere una vettura interamente Porsche, ed ero impaziente per l’uscita sul
mercato del modello 6 cilindri (frazionamento allora poco diffuso); dopo pazienti ricerche per
conto di un amico, trovai a Berna la vettura con ca. 16’000 km. Scoprii poi che la vettura era stata
importata nel 1970 in versione di serie (110 CV) ed esposta al Salone di Ginevra presso lo stand
Porsche.

Conoscendo l’amico sapevo bene che avrebbe rinunciato molto presto, per cui stabilimmo un patto: il mio aiuto nella
ricerca e nei consigli in cambio della cessione al sottoscritto al momento della separazione. E così fu: nel giugno 1972
acquistai la vettura con 19’000 km, e nel ’73 la trasformai nel modello GT con pezzi originali e omologazione di fabbrica.“

L’OBLIO. „Dopo un decennio di soddisfazioni, nel 1984 al rientro da una gara a Le Castellet con il Porsche Club Ticino (di
cui sono membro fondatore) inspiegabilmente misi l’auto su 4 cavalletti e lì rimase 20 anni, fino al 2004 quando mia
moglie e mia figlia mi convinsero a rimetterla in funzione. Ed è così che decisi – dopo 34 anni dalla prima entrata in
circolazione – di restaurarla completamente.“ Nei 4 anni successivi la vettura fu smontata in ogni minimo dettaglio:
carrozzeria, motore, cambio, sospensioni, sterzo, freni ecc. furono revisionati sotto la guida del maestro meccanico di
casa Porsche. La macchina doveva diventare come piace a lui, cioè perfetta. Naturalmente omologata FIVA. Da allora
Gianfranco viaggia regolarmente con la sua 914-6 GT per uscite con amici e di Club. A fine stagione pulizia totale, telaio e
motore, serbatoio pieno, finestrini leggermente aperti e aumento della pressione pneumatici: con un avviamento mensile
la macchina è pronta per la primavera successiva.

Storia & Tecnica
La carrozzeria Targa bassa e anticonvenzionale è quella della Volkswagen-Porsche ideata a metà degli anni ’60 per
sostituire l’altrettanto originale VW Karmann Ghia, già declinata nelle versioni 14 (sigla Typ1 Maggiolino, variante 4) e 34;
dal canto suo Porsche era interessata a sostituire la 912 con un modello relativamente economico. La sigla 914 si
potrebbe così interpretare come acronimo della 912 variante 4. Le due Case si accordarono per costruire una vettura che
potesse accogliere sia una meccanica VW che una Porsche; quest’ultima si incaricò di progettare telaio e sospensioni,
mentre la carrozzeria fu disegnata e poi assemblata da Karmann. Il posizionamento di mercato non proprio univoco
indusse il pubblico a qualche ironia, da cui il soprannome „Volks-Porsche“ (Porsche popolare); malgrado ciò la produzione
totale del modello in tutte le versioni e motorizzazioni superò le 118’000 unità, di cui oltre 70% esportati negli Stati Uniti. Su
alcuni esemplari furono montati motori più potenti – addirittura un 8 cilindri boxer – poi abbandonati per non entrare in
concorrenza con la 911. Il modello di questa pagina dispone del motore centrale 1991 cm3 6 cilindri boxer da 160 CV
potenziato grazie a componenti della 911S, cambio a 5 marce, carreggiata e carrozzeria allargate, freni a disco ventilati,
stabilizzatore posteriore, roll-bar interno e cerchi Fuchs con pneumatici Pirelli CN36, quelli posteriori maggiorati.
GIANFRANCO CHRISTEN classe 1944, attento e competente socio SMVC Ticino dal 2010, maestro meccanico in pensione,
già capo della commissione d’esami e tuttora membro della Commissione federale per meccanici diagnostici, è un vero
intenditore: negli anni ’60 fu impiegato nella fabbrica Porsche a Stoccarda dapprima nel reparto riparazioni poi nel
reparto corse per la clientela. La sua vettura è un modello speciale da lui modificato e omologato con componenti
originali della Casa, che aveva prodotto questa serie in pochissimi esemplari per le competizioni.
914-6 GT – 1970 …“icona fin dalla nascita“…
Conoscendo l’amico sapevo bene che avrebbe rinunciato molto presto, per cui stabilimmo un patto: il mio aiuto nella
ricerca e nei consigli in cambio della cessione al sottoscritto al momento della separazione. E così fu: nel giugno 1972
acquistai la vettura con 19’000 km, e nel ’73 la trasformai nel modello GT con pezzi originali e omologazione di fabbrica.“

NEL CLUB. „E‘ piacevole trovare persone con cui condividere la passione e viaggiare con vetture d’altri tempi. Oltre SMVC
sono membro del Club 914 Schweiz, con il quale partecipo a raduni internazionali, con molte vetture provenienti da Paesi
lontani (annualmente ca. 110 – 160 vetture) in qualche caso addirittura dal Giappone.“

© SMVC 2021       Marco Bernasconi

 

 

12.2020 – SMVC TI, Agente 007 e automobili

 

AGENTE 007: Licenza di… condurre                                                                         idea e contributi di Cecilia Nussbaumer

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La recente scomparsa dell’attore britannico Sean Connery, famoso per essere stato il primo ad interpretare James Bond nella fortunata serie cinematografica, ci ha dato lo spunto per ricordare alcune delle auto più iconiche guidate dall’agente 007 nel corso degli anni.

 

Il primo film esce nel 1962 ed è intitolato “LICENZA DI UCCIDERE” (titolo originale: DR.NO) dove un giovane Connery recita a fianco della nostra diva nazionale Ursula Andress (chi non ricorda la scena in cui esce dal mare indossando un bikini bianco e porta un coltello nella cintura?). L’auto ovviamente non può che essere British: una SUNBEAM ALPINE ROADSTER, modello costruito tra il 1959 al 1968 dalla casa automobilistica Rootes, con motore 1,6 litri da 80 CV. Nel film successivo (1963) “DALLA RUSSIA CON AMORE” l’auto di Bond porta un prestigioso marchio: si tratta di una BENTLEY 3 ½ LITRE del 1935: il primo modello dotato dei gadget inventati da “Q” per aiutare 007 a togliersi dai guai, tra i quali un telefono portatile.

Nato nel 1930 a Edimburgo da famiglia modesta, esercitò vari mestieri come il bagnino, lavapiatti, muratore, la guardia del corpo, per poi farsi notare come modello e iniziare una carriera teatrale all’inizio degli anni ’50. Ha interpretato decine di film di grande successo tra i quali HIGHLANDER, IL NOME DELLA ROSA, CACCIA A OTTOBRE ROSSO, GLI INTOCCABILI ecc. che gli valsero tra gli altri un premio Oscar e tre Golden Globe. Per chi ha superato gli „anta“ da qualche lustro è stato e sarà l’unico vero James Bond – agente 007. Sean Connery è morto a Nassau il 31 ottobre 2020, alla veneranda età di 90 anni.

L’icona per eccellenza dei film di James Bond è la ASTON MARTIN DB5 utilizzata per la prima volta in “Goldfinger” del 1964 e in altri successivi 6 film. Si tratta di una evoluzione della DB4, con un motore 4,0 litri, sei cilindri da 280 CV capace di lanciarla a 240 km/h. Molte automobili di prestigio hanno caratterizzato i film di James Bond, interpretati anche da altri attori tra i quali il britannico Roger Moore e le affascinanti Bond girls, una delle quali al volante della famosa FORD MUSTANG sul passo del Furka in „GOLDFINGER“ del 1964; vale ricordare anche la TOYOTA 2000 GT (2 soli esemplari costruiti) in „SI VIVE SOLO DUE VOLTE“ del ’67, o ancora la FORD MUSTANG MACH 1 in „UNA CASCATA DI DIAMANTI“ del ’71. Ma anche altre britanniche come la ASTON MARTIN DBS, o la LOTUS ESPRIT S1 addirittura in versione sottomarino in „LA SPIA CHE MI AMAVA“ del 1977. Nei film più recenti si sono poi viste macchine sportive e di prestigio come BMW Z3 E Z8, FERRARI 355, e ancora ASTON MARTIN, che però non hanno il fascino delle British „originali“.

 

© SMVC 2020                                                                 Marco Bernasconi

 

 

 

 

11.2020 – SMVC TI, Fiat 1100 E Musone – ritrovamento 2020

Fiat 1100 E Musone – ritrovamento 2020

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Sembra il sogno di ogni appassionato: il cosiddetto „Scheunenfund“ cioè il ritrovamento di una vettura
d’epoca in un fienile. Si legge di questi eventi sempre più rari, ma viverlo di persona è assolutamente emozionante. Il
pensiero va a chi la vettura l’ha acquistata, utilizzata, messa via con cura; e anche a chi negli anni successivi si
occupava di avviarla e tenerla in efficienza. Ma il Tempo ha sempre il sopravvento: questa volta con uno spiraglio che
ha reso possibile la storia qui raccontata.

12 settembre 2020 Raduno SMVC Ticino, Bellinzona
Una gentile signora avvicina la nostra segretaria Paola e riferisce di avere un’auto degli anni ’50 appartenuta a suo
nonno, abbandonata da alcuni decenni in una cascina nella Riviera. Dalla descrizione sommaria riportata il presidente
(chi scrive) intuisce che potrebbe trattarsi di una Fiat 1100 „Musone“, così soprannominata per la caratteristica
calandra prominente. La signora invia poi alcune fotografie della parte posteriore, dove si intravedono le maniglie delle
portiere ad armadio. E‘ proprio lei, la 1100 E – Musone !

22 settembre 2020
Paola e Marco ispezionano la vettura, che appare intera, completa e senza corrosione passante. La carrozzeria azzurra
mostra i segni del tempo, ma è in buono stato, compresa la scocca. L’interno in skay rosso con sedili tipo scozzese è
pure in buono stato. L’usura dei comandi e del pavimento mostra che la vettura è stata usata a lungo. Le guarnizioni in
gomma sono intere, quelle in schiuma sono tornate allo stato della materia prima (colate). Il contachilometri segna
63’000, Marco pensa che abbia già fatto un giro.

26 settembre 2020
Nuova ispezione con Fiorenzo Bollati, socio SMVC e meccanico ispettore FIVA. Si concorda di tirar fuori il veicolo
dalla cascina, poi si valuterà se un restauro valga la pena. In base ad un vago ricordo, Marco fa alcune ricerche, e
scopre che la versione camionetta della Musone (la 1100 ELR) era la vettura di Peppone, nel film di Giovannino
Guareschi „Don Camillo Monsignore ma non troppo“ del 1961. La cosa si fa intrigante.

24 ottobre 2020
In presenza di un piccolo pubblico entusiasta, e persino di un cineasta (Tiziano Klein) la vettura viene estratta dalla
cascina, gonfiate le gomme e caricata sul rimorchio alla volta di Riazzino, nel garage di Fiorenzo. Lì saranno valutati gli
organi meccanici e lo stato effettivo. L’idea di Marco sarebbe di rimettere se possibile la vettura in strada, senza
tuttavia farla diventare nuova: uno stravolgimento non in linea con l’età e il carattere di questo bene culturale.
Nelle fasi di estrazione l’emozione cresce: spingendola e mettendoci le mani ci si accorge che le lamiere sono solide,
la meccanica oltremodo semplice e robusta, i componenti ci sono tutti. Non è tanto il modello – piuttosto popolare – a
creare tensione, ma il valore storico e culturale che questo rappresenta. Non è forse la vettura per collezionisti, ma
esprime certamente un valore per la storia della nostra gente. Una vettura onesta. Marco ne parla con suo padre, che
ricorda di averne avuta una per qualche tempo, poi venduta per trecento franchi: „la scanchignàva dapartütt parchè la
gh’eva mia ul telàr di pòrt“. Scricchiolava dappertutto perché non aveva il montante centrale tra le portiere.
L’apertura ad armadio, ancora oggi una prerogativa di poche vetture: ai tempi adottata solo dalla Lancia e forse pochi
altri costruttori.

Cosa farne
Fiorenzo ritiene che non sia economicamente conveniente intraprendere un restauro professionale, anche solo
parziale. Per cui è necessario decidere cosa farne: l’ipotesi più gettonata sembrerebbe quella di metterla all’asta con
un prezzo di base che copra almeno le spese di recupero.
Il comitato decide di informare i soci SMVC Ticino per sondare un eventuale interesse.

Per informazioni: ticino@smvc.ch oppure Marco 079 365 54 02

 

11.10.2020 – SMVC TI, Castagnata

Vallemaggia – uno scrigno da scoprire
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Castagnata di domenica 11 ottobre: ancora una giornata soleggiata, come ormai d’abitudine in occasione delle nostre uscite, anche se le temperature autunnali si son fatte sentire. Un gruppo di veicoli d’epoca partito dalla sede di Rivera, altri hanno raggiunto  direttamente Gordevio. Una sessantina di partecipanti hanno potuto visitare l’officina dell’amico e collega di studio del nostro socio Mario Mirolo, l’ingegnere meccanico Erich Schwaller: un vero costruttore di automobili e componenti. Nella sua officina abbiamo scoperto prototipi, modelli unici, lavorazioni semi-artigianali (l’attrezzatura e il knowhow sono di prim’ordine) ed ascoltare le sue esperienze in carriera. Un distaccamento prevalentemente composto da signore, meno interessate alla meccanica, hanno visitato l’atelier dell’artista Guido Caminada, scultore e pittore a Gordevio: visita gentilmente organizzata da Diana Mirolo. Insomma: la Vallemaggia, uno scrigno culturale – e non solo – tutto da scoprire. Il pomeriggio si è poi concluso con uno spuntino a base di salumi, formaggi e vini locali al Grotto Mai Morire di Avegno, il tutto accompagnato dalle immancabili castagne arrostite.

Il prossimo appuntamento – situazione sanitaria permettendo – sarà la cena di fine anno fissata per il sabato 28 novembre. L‘ invito sarà inviato a tempo debito. Intanto auguriamo a tutti buona salute !


Reportage: Marco Bernasconi
Immagini: P. Magni, B. Aschwanden, M. Bernasconi

09.2020 – SMVC TI, Raduno Reportage

Raduno 2020

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Due giornate baciate dal sole nella piazza ad esso intitolata, dove i veicoli storici in bella mostra han fatto la gioia del pubblico; e poi all’ombra del grottino per il pranzo, le straordinarie visite della città vecchia, la mostra e la cena nel Castello di Sasso Corbaro – o Castello di Unterwalden, come ci ha ben spiegato il Sindaco giunto per un gradito quanto simpatico saluto. Una prima giornata intensa di emozioni, come pure la seconda con il rally di orientamento e regolarità dove tutti gli equipaggi si sono confrontati in amichevole competizione, in un clima gioviale e allegro.

Senza dimenticare le ottime offerte culinarie ed enologiche, culminate con la cena al Castello e il pranzo di chiusura in azienda vinicola, in mezzo ai vigneti in piena  vendemmia.  Tutto questo è stato il Raduno 2020 organizzato da SMVC Sezione Ticino con il proprio team dinamico e preciso, per uno svolgimento senza intoppi.

Un grande ringraziamento va a tutti i partecipanti giunti dal Ticino e Oltralpe, che hanno rinnovato la loro fiducia nelle nostre manifestazioni promettendo di rivederci l’anno prossimo. E a tutti coloro – soci, autorità ed esercenti – che hanno collaborato e sostenuto l’organizzazione, partita con mesi d’anticipo e sviluppata in mezzo alle mille incertezze di ordine sanitario che hanno caratterizzato questo anno anomalo.

Il Comitato Ticino augura a tutti buona salute e di rivederci presto !

Zwei Tage von der Sonne geküsst auf dem nach ihm benannten Platz, wo sich die Öffentlichkeit an den ausgestellten historischen Fahrzeugen erfreuten, dann weiter in ein schattenspendendes Grotto zum Mittagessen, die einzigartige Besuche der Altstadt und der Ausstellung sowie das Abendessen im Schloss Sasso Corbaro – oder Schloss Unterwalden, wie der Bürgermeister uns gut erklärte, der zu unserer Freude uns begrüsste und Willkommen heisste. Ein intensiver erster Tag voller Emotionen sowie der zweite mit der Orientierungs- und Regularitätsrallye, bei der alle Mannschaften in einer fröhlichen Atmosphäre an einem Freundschaftswettbewerb teilnahmen.

Ohne die hervorragenden kulinarischen und önologischen Angebote zu vergessen, gipfelt das Abendessen im Schloss und das abschliessende Mittagessen im Bauernhaus inmitten der Weinberge in voller Ernte. All dies war das Rallye 2020, das von der SMVC-Sektion Tessin mit ihrem dynamischen und präzisen Team für einen reibungslosen Ablauf organisiert wurde.

Ein grosses Dankeschön geht an alle Teilnehmer aus dem Tessin und Deutsche Schweiz , die ihr Vertrauen in unsere Veranstaltungen erneuert haben, indem sie versprochen haben, uns nächstes Jahr wiederzusehen. Und all jenen – Mitgliedern, Behörden und Betreibern – die mit der Organisation zusammengearbeitet und sie unterstützt haben, die Monate im Voraus begann und sich inmitten der tausend gesundheitlichen Unsicherheiten entwickelte, die dieses abnormale Jahr charakterisierten.

Der Tessiner Vorstand wünscht Ihnen allen gute Gesundheit und bis bald!

 

 

 

 

 

 

 

2020-07 SMVC TI Crono Luzzone Reportage

19 luglio 2020 – salita di regolarità del Luzzone

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Anche quest’anno il Circolo del Pistone ha organizzato la consueta cronoscalata spostando il percorso dalla Tremola alla diga di Luzzone. In partenza da Ghirone gli equipaggi hanno tagliato il traguardo presso lo sbarramento idroelettrico poco prima di mezzogiorno, giusto in tempo per gustare un buon pranzo in allegra compagnia presso il ristorante da Angela.
Presenti numerosi soci SMVC che hanno potuto ritrovare piacevoli amicizie e contatti. Un grazie a Libero Milesi, intramontabile presidente del Pistone, e alla sua equipe capitanata dall’altrettanto
inossidabile amico Gianni De Pascalis, presidente del Gruppo Auto Storiche Cantù.

12.07.2020 – SMVC TI, Strada Alta – Reportage

Domenica 12 luglio 2020 – STRADA ALTA

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CRONACA DI UNA SCAMPAGANATA PERFETTA*
“ Il nostro gruppo numeroso e puntuale come sempre riunito domenica mattina a Castione per la colazione e il briefing; pian piano compaiono diversi appassionati che singolarmente o con altri gruppi si apprestano a loro volta a partire per mete ignote… “
Questo il prologo di una meravigliosa giornata che ci ha regalato un’esperienza indimenticabile in un clima perfetto tra panorami mozzafiato, a bordo delle nostre testimonianze culturali rappresentate da modelli ben assortiti: dal VW Maggiolino alla Fiat 850 e la sua erede 127, ad alcune blasonate Bentley e Rolls-Royce ma anche vetture sportive e da competizione, mezzi militari, ecc. Dai veicoli d’epoca risalenti agli anni ’40 fino a qualche youngtimer con oltre 20 anni di servizio, con partecipanti di età comprese tra i 4 e gli 80 anni.

Il superbo spettacolo della natura visto dalla Strada Alta che da Carì porta a Predelp, con un ottimo aperitivo a base di prodotti locali e le nostre macchine in splendida forma – nessuna panne, solo qualche „colpo di tosse“ dovuto alla carburazione in alta quota – poi giù per la strada stretta che conduce ad Osco, Freggio e le gole del Piottino, adagio per risparmiare freni e collisioni. E poi di nuovo a salire fino a Varenzo per proseguire verso Altanca, Brugnasco e Madrano, a scoprire vie e paesini sconosciuti ai più. E la gente che saluta entusiasta, i bambini affascinati con gli occhi spalancati a vedere quelle strane quanto simpatiche carrozzerie. E infine l’ottimo pranzo presso il Grotto Audan sulle sponde degli omonimi laghetti, con i piccoli (e anche i grandi) che si sono cimentati nella pesca e altre attività di tutto relax. In un clima gioviale e rilassato i partecipanti hanno potuto stringere contatti e condividere passioni e interessi, non solo sportivi e culturali. Questo il sunto della nostra uscita „Strada Alta“ che si è svolta domenica 12 luglio, e che precede il prossimo appuntamento a settembre con il Raduno svizzero a Bellinzona.

Un grande ringraziamento a coloro che hanno partecipato con entusiasmo, suggellando così l’ennesimo successo delle nostre iniziative.

Immagini: Link

Marco Bernasconi

21.06.2020 – SMVC TI, ORA ET LABORA (IT + DE)

Domenica 21. giugno 2020
ORA ET LABORA – Forte presenza per la prima uscita post-pandemia
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Un folto gruppo di entusiasti ha partecipato al tour „Via delle Genti & Surselva“ organizzato dalla nostra Sezione: ai ticinesi partiti da Castione si sono uniti alcuni equipaggi delle Lady Drivers provenienti da Oltralpe, oltre il presidente centrale che ha voluto rendere omaggio alla ri-partenza. Raggiunto molto presto un primo numero massimo di iscritti – dettato dagli spazi per il pranzo – si è trovato modo di ampliare fino a 60 persone. Purtroppo alcuni iscritti in lista d’attesa non hanno potuto partecipare: speriamo per la prossima volta !

IL PERCORSO: attraverso la Via delle Genti (Passo San Gottardo) abbiamo raggiunto il luogo d’incontro Andermatt, per poi varcare il Passo Oberalp e giù fino a Disentis, dove ci attendeva un ottimo pranzo preparato nelle cucine dell’Abbazia. Nel pomeriggio visita guidata del gioiello barocco in due gruppi e infine saluto alle Lady Drivers che si sono dirette a nord. Il rientro dei ticinesi attraverso il Lucomagno e la Val di Blenio ha concluso in bellezza la manifestazione. 200 km il circuito per ca. 3 ore e mezza di viaggio, meteo dapprima nuvoloso e poi soleggiato, 34 vetture con 60 partecipanti – età da 7 a 82 anni.


Le vetture in salita sul passo Oberalp

 

Sonntag, 21. Juni 2020
ORA ET LABORA – Grosse Präsenz für den ersten Ausgang nach der Pandemie
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Eine grosse Gruppe von Enthusiasten nahm an der von unserer Sektion organisierten Tour „Via delle Genti & Surselva“ teil: einige Mitglieder der Lady Drivers des SMVC Schweiz schlossen sich der Ticinesi an und brachten unseren Zentralpräsidenten Martin Bertschinger mit, der den Tessinerausflug ehren wollte. Es wurde eine erste höchste Anzahl von Teilnehmer erreicht, die durch die des Grösse des Saales für das Mittagessen limitiert wurde. Der erforderliche Abstand wurde für die 60 Anwesenden eingehalten. Leider konnten einige, auf der Warteliste nicht mitnehmen: Hoffen wir auf das nächste Mal!

DIE ROUTE: Durch die Via delle Genti (Passo San Gottardo) erreichten wir den Treffpunkt Andermatt mit den Deutschschweizern, fuhren dann weiter über den Oberalp nach Disentis, wo uns ein ausgezeichnetes Mittagessen in den Stube der Abtei erwartete. Am Nachmittag Führung durch das Barockjuwel in zwei Gruppen und schliesslich Verabschiedung der Lady Drivers, die nach Norden weiterfuhren. Die Rückkehr des Tessiner durch Lukmanierpass und Blenio Tal schloss die Veranstaltung fröhlich ab.
200 km die Strecke (aus Tessin) für ca. Dreieinhalb Stunden Fahrt, Wetter zuerst bewölkt und dann sonnig, 34 Autos mit 60 Teilnehmer/innen zwischen 7 und 82 Jahren


Autos fahren auf dem Oberalppass bergauf

 

Testo: Marco Bernasconi
Foto e traduzione: Franz Keller

 

Interview con Fabio Sgarlata

Giulia Super 1300 “unificata” – 1973

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FABIO SGARLATA 40 anni, tecnico edile attivo nel laboratorio di prova materiali che si trova a Rivera, nel medesimo stabile
dove ha sede il nostro Club di cui Fabio è membro attivo. La sua adesione non è del tutto casuale, in quanto
appassionato di vetture d’epoca e “opportunamente” influenzato da chi scrive.

“Complice mio padre, titolare di un’ agenzia di autonoleggio, già da bambino ero appassionato di automobili.
Appena mi fu possibile, circa 6 anni fa acquistai la mia prima Oldtimer: si trattava di una Autobianchi A112 Abarth del 1984.
L’anno scorso decisi di sostituirla con un’ Alfa Romeo. Sono di origine milanese, e l’Alfa Romeo per un meneghino è quasi d’obbligo… se poi si trova la targa nera
con la provincia di appartenenza, il sogno è realizzato! Ci è voluto un po’di tempo per trovare una Giulia che facesse al caso mio, ma alla fine, dopo svariate
ricerche, ne ho scoperta una non troppo lontano da casa. Siccome a dicembre sono entrato negli ‚anta‘, mi sono concesso un bel regalo!

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Interview con Virna + Demis Menghetti

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Lo scorso 30 aprile in tarda serata gli amici Virna e Demis Menghetti hanno fornito ambedue le risposte. Di autore ignoto, l’immagine sarebbe stata ripresa il 13 agosto 1953 sul LAGO DI RESIA A CURON VENOSTA. La vettura targata BZ (Bolzano) sarebbe una costruzione artigianale su
meccanica VW Typ 1 Käfer (Maggiolino) della quale non si trovano tracce né informazioni; con ragionevole certezza si tratta del prototipo allestito nel 1947 dell’allora giovane carrozzeria tedesca DREWS KAROSSERIEBAU IN WUPPERTAL, nei pressi di Düsseldorf.

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